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Nel corso del Medioevo l'area marchigiana è caratterizzata da un accentuato policentrismo: le vicende politiche, istituzionali e sociali non si concentrano nelle maggiori città, come nel resto dell'Italia comunale, ma interessano numerosi centri di medie e piccole dimensioni di cui è fondamentale comprendere come abbiano agito e quale sia stato il ruolo nelle dinamiche regionali. Il libro ripercorre la storia di Cingoli, un piccolo castrum che in tale contesto assume un valore paradigmatico, mostrando di agire e di rappresentarsi come una grande città e che, pur privo di sede episcopale, riesce a costruire nel XIII secolo la sua identità cittadina attorno alla figura del santo vescovo Esuperanzio. E sarà proprio l'autocoscienza cittadina a costituire la più appropriata chiave di lettura attraverso cui esplorare le vicende di cui il castrum Cinguli è protagonista.